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lunedì 24 dicembre 2012

Buone Feste

Questa foto mi mancava del trail di ieri e direi azzeccatissima per augurare a tutti: BUONE FESTE!

Trail autogestito in ricordo di Stefano Michelutto

E' da un po' che manco da questo mio passatempo, cioè quello di rendervi complici delle mie attività domenicali. Ma tant'è sono stata da altre faccende affacendata e la sera sistemarmi davanti alla faccia bianca dello schermo mi risultava difficile e le idee non uscivano, preferendo così aspettare tempi migliori. Questa mi sembrava l'occasione adatta: si tratta del trail organizzato da Alberto in ricordo di Stefano, runner scomparso molto giovane in circostanze tragiche. Alberto si è dato molto da fare per fare in modo che un amico non fosse dimenticato: ricerca di un percorso trail vicino al paese di Stefano, pubblicità per avvisare più persone possibili, luogo per mangiare dopo, e tanto di cartellone con le firme da consegnare ai genitori. La risposta è stata notevole e lusinghiera per affrontare una prossima edizione. Hanno risposto in tantissimi, alcuni venendo anche da lontano, altri anche se era da tanto che non si allenavano, altri ancora che ci hanno accompagnato per un piccolo tratto camminando. Nel parcheggio per l'incontro con i genitori, il momento di silenzio è stato molto toccante davanti alla commozione dei parenti anche per chi Stefano non lo conosceva.
Nella prima parte della partenza è stato inserito un breve tratto nel caratteristico paesino di Valmareno per poi affrontare subito la salita sterrata dietro Castelbrando, castello che domina la vallata restaurato da poco e attrezzato con ristorante e bar. La salita è stata da subito impegnativa, passando per la Madoneta, stupendi scorci paesaggistici e sentieri immersi nel bosco che ora si facevano più stretti o scoscesi e sempre coperti di fogliame invernale. La fatica è stata tanta e non conoscendo il percorso sarebbe stato molto facile sbagliare soprattutto quando ci siamo trovati a girovagare in cresta alle colline. Arrivo nel punto panoramico di S.Gaetano e poi giù!... con fermata davanti alla cascata del Pissol, sempre attenti a dove mettere i piedi nei sentieri stretti con ripide discese collinari sulla destra. Tante foto e rientro passando per il suggestivo bosco delle Penne Mozze, arrivo in piazza a Cison di Valmarino e poi al punto di partenza dove ci attendeva un buon ristoro. Un grazie caloroso alla pazienza di Alberto e Kenta per l'organizzazione del bellissimo percorso, e alla voglia di attesa di tutti quelli che corrono più veloci di me, e all'accoglienza dei parenti di Stefano e un grazie ancora alla bella compagnia.

domenica 23 settembre 2012

Maratonina del Bosco del Montello

In questa mattinata di settembre, un pò nuvolosa un pò fresca con i suoi 15°, Povegliano (Tv) aspettava i suoi podisti e i bikers per una classica maratona che si inerpica nel bosco del Montello e che prevede percorsi alternativi (7,5-16-21-32 km). Rispetto agli anni scorsi ho notato una partecipazione molto più esigua e il motivo mi vien da pensare sia da ritrovare tutto nel pacco gara che comprendeva solo una piccola bottiglietta di vino. Infatti fino all'anno scorso, era molto bello il ricordo che facevano con la medaglia sempre dai disegni particolari e molto ricco con tre bottiglie di ottimo vino. Nonostante tutto è sempre una gara eccezionale per percorso e organizzazione! Partenza per 8.30 e dopo 4 km prima deviazione per i 7,5 e primo ristoro e comincio a pentirmi di avere scelto la maglietta a maniche corte: sento già molto caldo! All'altezza dei 7 km seconda deviazione per i 16 e sullo sfondo sempre presente il leggero rilievo del Montello: tra un pò inizieranno le salite che gli anni passati ricordavo più toste. Interessante il secondo ristoro completo di panini con la salsiccia! Poi ancora qualcosina in salita, quasi sempre su asfalto, in mezzo ad alberi di vario tipo, castagni e cipressi con sentieri che si aprono a destra e sinistra. Deviazione verso il 10° km e per me, che ho scelto la maratonina, discesa fino a ritrovare il paese, la strada che ho percorso all'andata, il frutteto di mele e pere, la cantina aperta che aspetta l'uva vendemmiata e dall'odore mostato e i campi di mais con i trattori all'opera. Come un dejà-vu, arrivo all'ultimo attraversamento stradale e definitivo il traguardo in 2 ore e 7.

domenica 2 settembre 2012

S. Cristina di Quinto di Treviso

24° Memorial Paolo Meneghello: corsa classica in quel di S. Cristina a Quinto alla quale hanno aggiunto anche la mezza maratona, cambiando i percorsi dei tragitti più brevi. Viene organizzata per raccogliere soldi da dare in beneficenza e, vista la partecipazione, si evince che si danno non poco da fare! Oggi ho voluto riprovare un  percorso sui 20 in piano perchè è da tanto che non lo affronto più, essendomi dedicata ad allenamenti collinari e camminate in montagna. La mattina sembrava molto fresca dopo le recenti piogge, ma già durante il viaggio in macchina le nubi avevano lasciato posto al sole che , dopo poco, aveva già cominciato a scaldare.Qualche minuto di riscaldamento e già avevo capito che sarebbe stata molto dura!Partenza della gara davanti alla chiesa, svincolando per le stradine strette tra Quinto e Paese, passando per piste ciclabili e zone naturaliste, sterrati in mezzo ai campi e negli attraversamenti pedonali aiutati da volontari e vigili. Percorso molto bello con due ristori organizzati con vino, salsicce, panini, salame e polenta grigliata che sono da provare solo per chi decide di camminare! La nota dolente è il passaggio continuo degli aerei, sopra le nostre teste, che decollano e atterrano causa l'estrema vicinanza con l'aeroporto di Treviso. Come ho detto prima il caldo mi ha creato non pochi problemi e mi ha costretto ad assumere molti liquidi lungo il percorso, ad alternare dei tratti con il cammino e a fare una fatica che non ho provato neanche con la Camignada! Per chiudere i 20 km in 2 ore e 15! Alla fine trovo Alberto arrivato tanto, ma tanto prima di me, e la Donatella e Giovanni che è sempre un piacere reincontrare..... e domani ricomincio a lavorare!                                                               


domenica 12 agosto 2012

Trekking verso Malga Canidi e rientro

  
Troi della fontana: ancora non avevo una chiara visione di ciò che mi stava aspettando!
Ecco le prime salite

Qui ho ancora un vago sorriso: salite sempre più difficili con piccolissimi tratti esposti
Paesaggio mozzafiato: vallata di Valmareno
Stiamo uscendo sulla strada di Praderadego
Sentiero dei mirtilli: salita togli-fiato da Prederadego a malga Canidi
In prossimità della malga, sento i profumi e ... ho fame!
Discesa per il troi del pindol: in alcuni casi ho avuto un pò di paura causa sentiero stretto!
Riecco il bosco: Troi de Adamo, meno discesa tecnica 
Ultima foto: tra poco troviamo strada sterrata e rientro di corsa verso il centro di Valmareno

martedì 7 agosto 2012

La Camignada poi siè refuge- parte seconda

E siamo arrivati alla seconda parte del mio racconto. Il venerdì non era cominciato granchè bene visto che le previsioni per il sabato notte erano pioggia e temporale. Io e Alberto dovevamo assolutamente trovare una alternativa al campeggio! Telefonate a alberghi e B&B della zona Auronzo finchè, ormai sfiduciati, alla trentesima risposta un riscontro positivo a Pieve di Cadore.
Piccolo aiuto per finire la gara!
La mattina di sabato è passata velocemente tra viaggio, sistemazione al B&B, ritiro pettorale e piccolo giro nel paese e poi a letto presto! Alzataccia al mattino con colazione veloce e poi via! ... alla volta di Auronzo visto che le corriere per Misurina erano attive dalle 5.30 alle 7.00. Arrivati davanti al lago a quota 1.800, la temperatura era insolitamente calda senza aria e con lo sfondo le Dolomiti che assumevano lo stesso colore dell'alba. Dopo l'incontro con i tanti amici di Alberto e le foto ben auguranti, ecco la partenza, ritardata di un quarto d'ora che inizia quasi da subito la salita tra un bellissimo sentiero boscoso verso il primo rifugio: il Carducci. Tra i tanti partecipanti (1.200 circa) difficile trovare un varco, anche volendo per correre e nei sentieri stretti mi son dovuta accodare a tutti quelli che si incamminavano come un lunghissimo serpente sotto un monumento naturale come le tre cime di Lavaredo. Tanti quelli che si fermavano per foto o filmati o per un'occhiata a bocca aperta a quello spettacolo color rosa, erto e irraggiungibile, luogo dove osano solo i rapaci. Comincio, in queste quote, a sentire la diversa pressione con giramento di testa e piccoli sensi di vomito ma mi fermo al ristoro, mi sbrano limone e banana e una intera bottiglietta d'acqua e i liquidi sembrano non bastare mai visto il caldo che sotto il sole si fà davvero sentire! Parto per il Locatelli e il Pian di Cengia tra salite, per me difficili e il dolore ai muscoli lo avverto ancora, tra solitari ghiaioni, sentieri sassosi, laghetti dall'intenso blu e le imperiose Dolomiti, sotto il cui sguardo, sembriamo proprio degli esseri piccoli piccoli. Immagini ancora impresse nel mio cervello e le vedo scorrere mentre scrivo e arrivo in discesa tecnica al Comici. E poi si capisce che niente è ancora finito: ci aspetta la terribile salita della forcella Giralba! Mai sono stata così felice di vedere delle bandierine colorate: ero arrivata alla fine e nel punto più alto del percorso. Solo adesso inizia la discesa nel ghiaione che non avevo mai fatto e ancora salti nelle rocce sparse qua e là, con le gambe ovviamente stanche, attenta, non sempre!, a non inciampare, concentrata per non farmi male, camminando sui ruscelli per ritrovare il sentiero, trovando finalmente l'ombra degli alberi. Son alfine sul piano. Attraverso la strada e mi aspettano ancora circa 5 km di pista ciclabile sotto il sole e le gambe girano ancora ma piano piano. Sorrido perchè, non lo pensavavo, ma ce l'ho fatta, in 6 ore, con fatica, stremata, senza fiato, scottata dal sole ma ce l'ho fatta a entrare nello stadio del ghiaccio di Auronzo!

domenica 5 agosto 2012

40^ Camignada

Con il pettorale 199, questa corsa di 30 km l'ho fatta anch'io! Percorso difficile con un caldo a tratti insostenibile ma l'arrivo è sorridente con le mie 6 ore sul groppone! Un grazie ad Alberto che mi ha aspettato in prossimità dell'arrivo per questo bello scatto che sembra quasi ritoccato al Photoshop tanto mi ha fatto magra e senza rughe! E rimando alle prossime serate un esauriente racconto dettagliato delle mie impressioni, poichè stasera sono appena rientrata e sono veramente sfinita. Merito sul serio un pò di riposo!

lunedì 23 luglio 2012

Il mattino ... alle cinque!


In questi ultime settimane, aspettando l'esaurirsi degli impegni agonistici di Alberto, mi sono concessa un bel allenamento in Cansiglio (foto) per un sentiero ancora diverso e successivamente, accompagnato Alberto alla Sky Race di Canazei, mi sono scelta dei sentieri in salita lungo la ciclabile Canazei-Moena. Entrambi molto freschi e tranquilli con avvistamenti di scoiattoli e cerbiatti.
Ma non è di questo che volevo parlare in questo post visto che questi allenamenti sono alla fine delle fotocopie di alcuni che ho precedentemente descritto, quanto piuttosto dei miei allenamenti settimanali. A causa del caldo che a fasi alterne ha toccato anche i 33°-34° mi sono finalmente decisa ad andare a correre il mattino presto prima di andare al lavoro. Quello che mi ha sempre frenato è stata l'organizzazione per quanto riguarda colazione, preparazione e scelta del percorso giusto in modo di rientrare in tempo per una bella doccia! Devo dire che, a distanza di qualche settimana, mi sbagliavo. I vantaggi sono notevoli: temperatura fresca e una voglia mattutina che non ha niente a che vedere con la stanchezza post-lavoro! Quindi si arriva ad affrontare la giornata con uno spirito diverso ed è impagabile correre trovandosi improvvisamente l'alba. Nella frazione di un secondo tutto si fà più chiaro e ti scivola davanti il nuovo giorno che, nella positività del momento, avverti già migliore del precedente.

domenica 8 luglio 2012

Nuovo sentiero in Cansiglio

Arrivata da sola in Cansiglio, proseguo verso Farra d'Alpago e parcheggio in zona pic-nic in Pian Rosada addentrandomi a sinistra in una stradina stretta e asfaltata. La temperatura è ottimale, circa 12°, e dopo i preparativi di rito (camelbag, garmin) ritorno verso la strada principale col preciso intento di attraversarla per proseguire dall'altra parte nella salita che porta al Monte Pizzoc. 3 km di leggera discesa e salita, sbuco sulla strada per qualche centinaio di metri, giro a destra per il sito archeologico e inizio la salita di circa 3 km su un sentiero chiuso e asfaltato che poi si trasforma in uno sterrato di falso piano e salita che si alterna serpeggiando all'interno del bosco di faggi e pini. Continuo sempre salendo in un totale di 12,5 km per poi rientrare sempre per la stessa strada, trasformata logicamente in discesa! Inutile dire che il tragitto è stato spettacolare e un piccolo esempio si ha nella foto, quasi totalmente all'ombra degli alberi in un silenzio solitario spezzato solo dal canto di uccelli mai visti, nascosti che giravano da una fronda all'altra. Al rientro, l'orario faceva in modo che la gente si muovesse prima di pranzo e incontro frotte di mountain-bike e famiglie in cammino e noto numerose indicazioni per sentieri alternativi (sentiero naturalistico, Q, E, F, ...). Sottolineo anche la pericolosità di questo bosco se non si seguono i sentieri tracciati, visto che la caratteristica è la presenza di buchi carsici, alcuni non scoperti, di cui il più famoso è il Bus de la Lum tristemente famoso in tempo di guerra. Vi si gettavano infatti civili e non spesso ancora vivi, che facevano una fine atroce sbattendo sulle pareti rocciose a imbuto. Rientro con i miei 25 km sul groppone e sulla strada mi rendo conto che la temperatura è nel frattempo inesobilmente salita!

domenica 1 luglio 2012

A Canazei

In un caldo mattino di luglio, attendendo l'allenamento di prova della Sky Race di Alberto, in quel bellissimo territorio montano di Canazei, mi immergo per una ventina di km nella pista ciclabile addocchiata l'anno scorso. Partendo dagli impianti sportivi di Canazei mi accingo ad affrontare un percorso che corre a ridosso del freddo torrente, lontano dalla strada principale e quasi interamente sterrato e in mezzo ad un bosco di pini. Assomiglia moltissimo alla ciclabile Cortina-Dobbiaco, con un dislivello inferiore, ma toccando moltissimi paesi nella sua lunghezza di 16 km fino a Moena è attrezzatissima con giochi per bambini, aree pic-nic, ponti di attraversamento del torrente e parchi-avventura. Lungo il tragitto ho incontrato numerose persone che camminavano o in mountain-bike, famiglie con tanto di passeggini, anziani impegnati nella lettura dei giornali, diverse ovovie e seggiovie aperte, una gara campestre e una festa con mega-griglia attiva già dalle otto di mattina! Come posto è sfruttatissimo e merita di una visita! Nota negativa di sempre: carte e resti di gel zuccherini, maleducato ricordo di ciclisti o persone comunque incivili. All'andata sto attenta a finire in 10 km per rientrare sempre per la stessa strada ma un leggero malessere al pancino (dovuto forse anche al lungo viaggio in macchina) mi fà un  pò desistere e devo chiudere camminando gli ultimi 2 km. Come allenamento non è impegnativo perchè manca di dislivelli ed è sempre un falso piano, è molto fresco visto che son poche le zone al sole e i km corsi si sommano senza neanche accorgersene visto le belle sensazioni che trasmette.

domenica 24 giugno 2012

Una splendida giornata

Mentre io e Donatella e Giovanni ci indirizziamo verso Posa Puner, abbandono il resto del gruppo al parcheggio di Valmareno per il loro tragitto in costante salita tra sentieri di bosco fino al nostro ritrovo alla festa degli Alpini. Parcheggio la macchina in una giornata dal tempo ottimo e dal cielo terso dopo le piogge e il vento di ieri e, lasciata anche la nostra presidente (gruppo N.T.R.G.) alla sua consueta passeggiata, con Giovanni inizio il mio percorso tra le malghe nel consueto sentiero che ho descritto anche nei post precedenti. Quindi prima malga del Pian, dopo 5 km malga Mont con un susseguirsi di sentieri o "troi" a destra e sinistra, entriamo e usciamo dal bosco tra un dolce andare di salite e discese. A malga Mont, in fase di ristrutturazione, abbisogna un doveroso colpo d'occhio alle valli sottostanti di Miane a destra e del bellunese a sinistra: un addensarsi di case tra colline boscose e il serpente del fiume Piave e sullo sfondo montagne imponenti. Dopo un scambio di battute e consigli sulla Camignada (mia prossima gara), mi avventuro da sola verso malga Canidi lasciando Giovanni al rientro al rifugio alpino di Posa Puner. Qui ancora discesa e salita, sotto il sole o dentro il bosco ma poi, al posto di scendere per la cementata della malga che porta a Praderadego, sperimento un sentiero in salita che diventa quasi subito discesa nel bosco e che comunque non termino (alla prossima volta!) visto che il mio chilometraggio è agli sgoccioli! Rientro senza neanche rendermene conto con i miei quasi 20 km, ritrovo con tutti gli altri e sana mangiata alla festa degli Alpini!
Sensazione ottima e mi entusiasmano proprio queste visuali di orizzonti finiti dove in un mare di cielo notare il librare libero di un falco e pensare che in una vita futura mi piacerebbe essere quel falco come nella canzone di Guccini: " vedere in futuro, da un mondo lontano, quaggiù sulla terra una macchia di verde .... e sentire il mio cuore che batte più piano e là dentro si perde ...". Questo mi è venuto in mente e questo pensiero mi lascio e vi lascio pensando a Stefano Michelutto che qui ci viveva e ci correva.

domenica 10 giugno 2012

Le malghe nel comune di Miane

Una domenica così è da diverso tempo che si vede ... variabilità tendente al temporale! Alberto si era prospettato un  simpatico giretto dal centro di Miane fino a malga Mariech e io lo attendo vicino al rifugio Posa Puner girando attorno alle malghe come avevo fatto in precedenza. Già durante il viaggio la pioggia non faceva preannunciare niente di buono ma, dopo aver lasciato Alberto e aver proseguito per il punto di ritrovo, man mano che salivo la visibilità diventava sempre più scarsa: le nuvole erano molto basse e la temperatura continuava a scendere fin a toccare gli 11,5°. Scesa dalla macchina cambio la canotta con una a maniche corte e inizio il giro che mi ero premessa toccando le varie malghe (malga del Pian, Malga Mont, Malga Canidi,...), sempre in sentieri e brevi tratti cementati, entrando e uscendo dal bosco di faggi e pini con rocce grondanti di muschi e licheni. Contrariamente alle volte precedenti, la nebbia, che si apriva solo tra gli alberi, creava un'atmosfera davvero autunnale e un pò da film horror, tant'è che mi sono addirittura spaventata dalla presenza ovattata di due nordic-walking! A parte questo breve incrocio non ho trovato nessuno in questi 16 km ma al rientro la sorpresa è stata il temporale. Mancavano circa 3 km al mio re-incontro con la macchina e il vento si fà più forte, poi le prime gocciolone e il brontolio di tuoni con addensamento nerastro delle nuvole. Mi rifugio con un cambio veloce della maglietta, grondante di acqua, giusto prima della grandine e poco prima dell'arrivo di Alberto.

domenica 3 giugno 2012

'Ndar e tornar dal Doc- Milies

Guardo fuori dalla finestra e vedo la stessa cappa impermeabile di ieri, nuvole basse, grigie e bigie che nascondono i contorni delle colline, con un tempo che non si decide ad andare tra pioggia e sole. Comunque ieri non si era buttata nella malinconia: sveglia e colazione belli pimpanti, vestiti e raccolte le cose neccessarie e prendere Michele "Fox" a casa è stata questione di un lampo. Arriviamo nel piccolo centro di Milies, frazione di Segusino, fatta da 10 case e 10 anime e tutt'attorno boschi e malghe. Incontro con i sempreverdi Donatella e Giovanni, con cani al seguito, e poi Susanna, Cristian, Elena e Paolo e poi tanti altri appassionati di corse in mezzo al verde (quasi 900 iscritti). Il percorso non era dei più semplici con una salita consistente nei primi 6 km ( da 700 m. fin a 1300 m.) per poi scendere in tratti tecnici fin all'arrivo. La prima parte l'ho affrontata correndo fino a circa 3 km., poi ho un pò mollato alternando a qualche secondo di cammino mentre si entrava in un bosco ovattato da nubi umide e che impedivano di fatto la visione del paesaggio sottostante. Arrivati nel punto più alto, nel prato della malga, la visibilità era molto scarsa tanto che, mancando un sentiero, bisogna stare molto attenti alle frecce gialle del percorso.
A questo punto inizia la discesa, prima in un sentiero stretto in mezzo all'erba, dove bisognava sorpassare le molte persone che stavano camminando, che poi diventa sempre più largo e rimango attenta e cauta per non prendere  botte o storte alla mia caviglia ancora in fase non perfetta di guarigione. La temperatura più bassa si era fatta sentire in quota e mi ero portata la ventina nella tasca posteriore della maglia, ma sinceramente ero talmente accaldata che ci ho fatto veramente caso quando stavo scendendo! Solo un piccolo tratto era particolarmente scivoloso, subito dopo un ristoro, ma con l'assistenza adeguata pochi sono rovinati a terra!
Dopo di che, tutto è diventato più facile e sentendo meno fatica, sempre controllando dove mettevo i piedi, mi sono rilassata col paesaggio circostante tutto alberi e fiori dall'intenso profumo e a brevi tratti qualche scorcio di vallata l'ho intravisto! Poi le prime avvisaglie del traguardo: i cartelli per la segnalazione dei km. e la voce dello speacker sempre più potente. Ritrovo Alberto e gli amici del gruppo iniziale per un'ottima pastasciuttata in allegra compagnia!


domenica 27 maggio 2012

Tutti assieme appassionatamente ...meno una!

E voilà! mancava solo una corsetta in Cansiglio. Ritrovo nel parcheggio della località Crosetta vicino alla casa della Forestale tutti infreddoliti con una temperatura di 14°, maniche corte, pantaloncini corti, scorta d'acqua e ... disdetta! ho dimenticato il mio Garmin. Proprio oggi che volevo tener conto del chilometraggio (20 km) perchè avevo deciso di non fare lo stesso percorso del gruppo. Ho scelto infatti una via più tranquilla e più consona agli allenamenti fatti fino ad ora. Poco male, comunque, e ho pensato di tener conto del tempo: un'ora circa all'andata e lo stesso nel viaggio a ritroso per il medesimo sentiero. Quindi, mentre Alberto e compagni dopo qualche km in compagnia si avventuravano nel sentiero O o in quello degli Slipari, io ho proseguito nel sentiero principale della Forestale. Si tratta di un percorso sterrato chiuso al traffico con un impercettibile sali-scendi incuneato nel caratteristico bosco del Cansiglio dove predomina una bellissima faggeta autoctona. Qualche MTB, qualcuno che corre o cammina ma per il resto quello che mi è venuto in mente è stata la pubblicità dell'acqua Lete: " C'è nessuno????" Dopo circa 6 km, una salita asfaltata che alla fine ti indirizza a destra per Cadaglia e a sinistra per il sentiero B, che seguo. Discesa un pò accidentata per un breve tratto causata dal taglio di alberi e poi stesso tipo di sentiero fino al sentiero del Col Piova. Proseguo ancora e tra circa 20 minuti finirà la mia ora disponibile, fermo restante il fatto che avrei ancora voglia di proseguire! Non sento stanchezza, buona respirazione ... mi sento proprio bene e a mio agio. E' come essere un tutt'uno con il vento che agita lieve le foglie, il sole che penetra a raggi e il canto degli uccelli che smetta al minimo rumore per poi ricominciare in qualche altro angolo. Ecco ... ricomincia la mia ora del rientro ora in salita, incontro il gruppo di Alberto che deve affrontare il Col Piova, poi discesa asfaltata e via via reincontro i segni memorizzati all'andata. Ecco la pietra in mezzo al sentiero, ecco il breve tratto di fango, le varie indicazioni per i sentieri che scendono a valle fino alla curva secca e la sbarra rossa. Sono rientata alla macchina con il solo pensiero di ritornare! Un doveroso grazie a tutti per la compagnia ottima nel dopo corsa e la buona mangiata al ristorante S. Osvaldo.

domenica 20 maggio 2012

Correre a Posa Puner

Il rifugio Posa Puner (1322 m) posto sulla montagna di Miane, vicino a Pianezze, ha sempre le sue attrattive. Dista circa 20 km da Pieve di Soligo in un luogo che è tutto prato, bosco e malga.
Parcheggio vicino al rifugio; con una temperatura accettabilissima (12°) scaldata da un sole accecante e una vista strepitosa sulle valli circostanti, seguo le indicazioni per le varie malghe. Il sentiero è un leggero saliscendi molto comodo, che a tratti entra nel bosco, a tratti fuoriesce nei campi adibiti a pascolo e che tocca Malga del Pian e Malga Mont. Il colpo d'occhio, in una giornata tanto limpida, fà letteralmente restare senza fiato soprattutto a Malga Mont con la vista di Feltre racchiusa da montagne ancora lievemente innevate. E' proprio un  posto tutto da godere con l'odore dei pini che ti entra nei polmoni e i piccoli, bianchi narcisi di montagna che punteggiano le rive con il loro profumo dolce e avvolgente, qualche bici e sono proprio da sola.
Dopo circa 7,5 km rientro seguendo lo stesso sentiero quando il tempo ormai sta cambiando: nuvole in veloce arrivo, temperatura al ribasso e vento un pò più fresco. Seduta al tavolo in cucina, son già arrivata ad un tardo pomeriggio domenicale e ... ormai piove!

domenica 6 maggio 2012

1° Trail delle Longane-Lozzo di Cadore

Non so che cosa mi abbia spinto a iscrivermi a questa prima edizione del trail di Lozzo di Cadore, forse la voglia di provare una corsa in montagna o forse il percorso, apparso dalla mia prima lettura nel sito, veramente bellissimo. Tre sono le cose di cui mi sono stupita: la prima è che i sentieri hanno superato le aspettative; poi l'organizzazione, davvero completa fin nei minimi dettagli; e infine la partecipazione della gente che mi ha ricordato molto la maratona di Firenze. I residenti alle finestre a incitare, gli applausi alla partenza e all'arrivo, le persone che aspettavano lungo i sentieri, mi hanno fatto sentire meno la fatica delle tre impegnative salite (soprattutto la terza!).
Partiti alle sette (io, Alberto, Susanna e Cristina) in un'oretta circa arriviamo davanti al ritiro pettorali, ci scegliamo la taglia della canotta, poi caffè e poi ... resta il dilemma dell'abbigliamento giusto! E già ... visto che da ieri l'istabilità del tempo è una nota dolente ma oggi nuvolo, temperatura sui 10° e tanta pioggia non ci vogliono abbandonare! Piccola tregua prima della partenza e poi ... via: mini-giro nel paese di Lozzo, passando nella caratteristica zona dei Mulini e subito i sentieri che si addentrano nel bosco che circonda questi luoghi incantevoli del Cadore. Qui abbiamo iniziato con un saliscendi dove si vedevano delle casette tipiche in un sottobosco permeato da un profumo di porcini e erba bagnata, in un terreno che era un tappeto di aghi di pino, morbido e soffice mentre mi aspettava la prima vera salita. Come la seconda era di circa un km e mezzo con dislivello di 300m. e con un pò di fatica l'ho corricchiata alternando al cammino e come la seconda mi aspettava una discesa di tutto rispetto, a tratti scivolosa, con buona pendenza ma con sentiero abbastanza largo. Alberi e pini bellissimi erano abbarbicati su chine montuose a destra e sinistra per poi entrare nel sentiero botanico Tita Poa e all'altezza del 10° km l'inizio della salita più dura! Spingere sulle gambe e gocce di sudore in tutto il corpo, camminando con determinazione, consapevole di dover arrivare al traguardo e che alla fine dopo ogni salita ci sarà... la discesa! Si rientra nel sentiero Tita Poa e poi sempre giù fino al paese e dietro per il campo sportivo finalmente le prime case, la voce dello speaker, il gonfiabile blu del traguardo e gli applausi... anche per me!
Sono contenta, ho fatto una bella esperienza in buona compagnia, mi son divertita moltissimo e arrivederci alla prossima edizione!

martedì 1 maggio 2012

Marcia del Sorriso

Nelle orecchie il concerto del Primo maggio in tv e il vento che si è alzato prepotente all'esterno facendo sbattere i balconi e io mi ritrovo davanti a uno schermo da riempire e una tastiera che, digitata, snocciola figure e impressioni di una giornata. Stamani con un tempo umido e dalla facile pioggerellina, ci accingiamo a affrontare la Marcia del Sorriso, una corsa organizzata per beneficenza dalla Nostra famiglia ( centro disabili del Coneglianese ). Non sono in molti a correre i 15 km che separano il centro delle piscine di Barbisano (Tv) con la sede di Costa di Conegliano forse perchè mancano i premi per i primi arrivi ma sono infiniti quelli che partono, camminando, da Conegliano e da Mareno di Piave! Proprio una marea che si riunisce nell'occasione del primo di maggio per una mattinata di vicinanza con le persone meno fortunate di noi. Percorso fantastico sui colli che uniscono Pieve di Soligo, Refrontolo e Conegliano con un saliscendi non molto impegnativo tutto su asfalto e che non sarebbe possibile da fare senza l'assistenza visto il traffico consueto su queste strade piuttosto strette. Come si può vedere dalla foto anche la compagnia è stata favolosa e il ristoro finale è stato pericoloso! Era infatti pieno di ogni ben di Dio ... panini, dolci, yogurt, frutta, tutte le bevande possibili e inimmaginabili! Una giornata ben riuscita!

domenica 29 aprile 2012

Refrontolo (Tv):marcia del Passito 2012

In questa settimana casalinga unita da un lungo ponte che va dal 25 aprile al 1 maggio, ho cominciato con i 12 km della marcia dei Brac, passando per la Due Rocche, intermezzo di allenamento in Collalto per arrivare oggi alla Marcia del Refrontolo passito, per finire il primo maggio con la marcia di beneficenza per la Nostra Famiglia. Anche questa mattina un 12 km collinare da affrontare, ma essendo arrivata un bel pò prima in zona iscrizioni, ho deciso per buoni 5 km di riscaldamento in sentieri che già conosco. Essendo in zona di casa, sono stati anche diversi gli incontri di colleghi di lavoro ( tra gli organizzatori) e di amici podisti come l'inossidabile Gigi "transenna", Daniele Marchesini reduce dalla maratona di Padova, Maurizio Forner, ...Questa edizione è stata contrassegnata, come le precedenti, dai primi caldi ma sottolineo che i ristori erano molteplici soprattutto in prossimità delle numerose cantine dove veniva servito anche vino, pane e salame! Non per niente la marcia richiama il nome del Refrontolo passito, specialità di questa zona! Quasi, quasi più che una corsa è un itinerario eno-gastronomico! A parte la battuta, il percorso è veramente bello in un saliscendi tra vigneti e bosco passando per la grotta della "graspa", dove nei tempi passati i contadini si ritrovavano nascosti nel bosco per produrre la grappa. Non dimentichiamoci che è da sempre proibita la produzione di questo liquore in maniera casalinga. Tutto così fin all'arrivo dove ci attendeva un ottimo ristoro finale e ... la nostra amica Mirella Pergola con la bella soddisfazione di essere arrivata terza assoluta!

mercoledì 25 aprile 2012

Due Rocche 2012

E come ogni anno che si rispetti eccoci alla Due Rocche, giunta ormai alla 41^ edizione, gara da 7-12-21 km che si svolge in quel di Cornuda (Tv). L'inizio è quanto mai positivo visto che, dopo così tante giornate di temporali, la mattinata è veramente splendida ... non una nuvola all'orizzonte! Il percorso è veramente fantastico tanto che è annoverata tra le corse più belle del Veneto: partenza dal piccolo centro di Cornuda e dopo un km di asfalto, salita su sterrato correndo sui colli asolani in mezzo ai boschi. Non bisognava assolutamente dimenticare le scarpe adatte soprattutto nelle discese fangose e in alcuni tratti erbosi dove l'acqua era un tutt'uno col terreno. Non bisognava dimenticare anche di aver un pò di pazienza nei sentieri più stretti per i classici imbottigliamenti creati dalla marea di gente che vi partecipa. Non bisognava dimenticare anche la fatica e il sudore per arrivare alla fine! Ma sono impagabili i bellissimi scorci di paesaggi primo fra tutti quello visto dall'osservatorio militare nelle vecchie zone di guerra dove, in una giornata così limpida, sembrava di vedere anche il mare! E poi odore di humus e sottobosco, colori di un verde carico da prima foglia, fango insidioso, rumore di scalpiccìo sofferto e respiro affannoso ... e poi, quando meno te l'aspetti 9 km son già passati, nello sterrato sul piano tutto si fà più facile e in un battito d'ali (errata corrige: di scarpe) si è già al traguardo! Davvero meritato il ristoro finale con panini e dolci vari! Unica nota dolente un ormai diffuso malcostume e reato di aprire le macchine parcheggiate in zone più appartate. E' successo anche quest'anno nonostante la presenza di vigilantes che si aggiravano nei parcheggi e tutto questo per rubare pochi spiccioli e scarpe usate, creando però notevoli danni!

domenica 22 aprile 2012

Marcia dei Brac-Valmareno

Dopo così tanti giorni di pioggia, nonostante ieri pomeriggio il sole avesse scaldato le nostre povere ossa, questa mattina non prometteva niente di buono. La prima cosa che faccio, subito dopo alzata, è quella di aprire il balcone e mi accoglie una bassa temperatura e un agglomerarsi di cupi nuvoloni: sicuramente in  arrivo maltempo! E va bhè! scelta dell'abbigliamento giusto con doppie scarpe e ricambio asciutto essenziale per non tremar di freddo nel dopo corsa. La partenza era prevista per le 8.15 per i 23 km e per le 9.00 per i 12 ma decido di affrontare il mio percorso prima dell'ora stabilita. Parto quindi con Alberto e Michele che avevano invece optato per il percorso più difficoltoso e non mi sono pentita visto che buona parte dell'aqquazone l'ho schivato! Sono stati km in vistosa salita, costeggiando il castello di Cison per poi trovarsi in un sentiero abbastanza largo e in mezzo al bosco umido con cascate rumoreggianti seguendo le indicazioni per il 1028a. Successivamente è stato tutto un altalenarsi di falsi piani e salite, dove a tratti il punto di appoggio dei piedi era esiguo, a volte sassoso e spesso scivoloso, molto fango e pioggia battente. L'umidità era la costante: sui capelli incollati al viso, per il sudore che appiccicava la maglia, per il ticchettio sulle foglie e il fango che saltava dalle scarpe, il rumore dei torrenti da passare in uno scalpiccìo silenzioso. Il punto che mi è piaciuto di più è stato il passaggio in un bosco con dei grandi castagni dove le nuvole basse avevano creato una sorta di nebbiolina lieve. Continuando così fino alla fine, dopo alcune discese erbose in prossimità delle vecchie case di Valmareno, sono sbucata per un breve tratto sulla strada asfaltata che mi ha portato all'arrivo, dalla parte opposta da dove ero partita. In questa occasione ho pure provato nuove scarpe da trail, comperate ieri ( La Sportiva modello Raptor), che devo dire mi hanno dato non poca sicurezza nelle discese più tecniche proteggendo bene il piede e tendo ben salda la caviglia.

domenica 15 aprile 2012

Quatro pass sulle colline Valdobbianesi-S. Pietro di Barbozza

Eccoci alla " Quatro pass sulle colline" di Valdobbiadene o meglio ribattezzata la "corsa del pacio"! Dopo una settimana e più di pioggia costante era logico pensare che, correre in mezzo ai vigneti, avrebbe creato non pochi inconvenienti. Questo percorso, onde evitare le strade asfaltate, si snota in maniera quasi totale tra un erto saliscendi di viti di prosecco toccando alcune aziende vinicole in sentieri mai cementati ma erbosi. Ma gli organizzatori avevano promesso un anno di vita a chi arrivava al traguardo! Quindi valeva la pena tentare! 12 km il tragitto scelto ma che faticaccia... alternando salite di tutto riguardo a discese pattinate come usando gli sci! E' valsa la pena anche per il panorama veramente notevole nonostante la pioggia e l'umidità pesante che avvolgeva queste strane colline non dolci, di tipica struttura aguzza tutte coltivate a terrazzamenti. Alla fine sono riuscita a non cadere, a lavarmi come sotto una doccia e a inzaccherarmi calzini e scarpe all'inverosimile ... ma mi sono divertita! A proposito ... ho vinto il mio anno di vita!

domenica 8 aprile 2012

Corsa pasquale


Questo sabato Alberto, con il moto "chi ghe xè, ghe xè", ha organizzato una bella corsa nei sentieri tra i paesi di Refrontolo, Arfanta e il Molinetto della Croda. Ritrovo e partenza nella piazza di Refrontolo e incontro con tutti i bei personaggi della foto dove non si nota la Donatella impegnata con la macchinetta fotografica! Anzi un grazie di cuore per il suo interessamento. La salita del percorso è senza dubbio molto impegnativa ed è quella descritta nei miei post precedenti dove ho trattato dei luoghi della Mondaresca e del Molinetto: stradina asfaltata che poi si fà sentiero con relativa frana alla fine della discesa, poi ancora salita tra vigneti in sistemazione e poi arrampicata in un boschetto fino al punto più alto che coincide con il ristorante della Mondaresca. A questo punto una discesa totale in una strada asfaltata e panoramica e io e Giovanni ci siamo rilassati le gambe visto che eravamo quelli con meno allenamento ed eravamo perennemente in coda alla corsa. Seguendo poi lo sterrato con direzione Molinetto della Croda, arriviamo al bivio dove ci attendeva il resto del gruppo. A questo punto o si ritornava tramite sentiero nel punto più alto passando per il bivacco Marsini oppure si poteva, con un chilometraggio inferiore e un andamento più tranquillo, passare per il Molinetto della Croda. Io e Giovanni abbiamo lasciato gli "infaticabili" al loro destino e abbiamo optato per la seconda soluzione. A rigor di logica potevamo benissimo farcela, magari camminando nei tratti più impervi, ma sicuramente e, parlo soprattutto per me, sarei stata di intralcio per chi deve cercare di preparare una gara in montagna. La scelta è stata azzeccatissima visto che al rientro, nel silenzio quasi totale dei nostri passi e respiri, ci siamo beccati un bellissimo avvistamento di un falco. Si stava abbeverando e in un batter d'ali si era già librato ad un'ottima distanza di sicurezza, distendendo un favoloso volo planare. Pochi secondi ma indimenticabili! Devo dire che questa corsa, vuoi il percorso vuoi la compagnia, è da annoverare tra le mie più belle esperienze e ringrazio Alberto per l'interessamento, Giovanni per la compagnia, Donatella per le foto e ... la sua presenza, e tutti gli altri per la loro pazienza relativa alla mia attesa.

domenica 1 aprile 2012

Seguendo la gara del Molinetto...

Inserito il percorso nel Garmin, Alberto mi ha insegnato a seguire la direzione della gara del Molinetto e per una come me, restia alla tecnologia, mi è sembrata abbastanza semplice. Basta iniziare nel punto esatto e poi ... seguire la freccia! Quindi un 16 km tra corsa alternata al cammino in un mattino preso con grandissima tranquillità e con una temperatura che si allontanava di molto da quella calda dei giorni precedenti. Abbiamo iniziato dal Molinetto della Croda deviando a destra per vigneti di Rolle, salendo per sentieri a ridosso di corsi d'acqua, toccando comuni di Arfanta, Rolle, Refrontolo e Solighetto e trovando solo due intoppi per aver dovuto saltare due reti. In alcuni tratti abbiamo incontrato i sentieri che portano alla Mondaresca e al bivacco Marsini che avevamo affrontato durante al settimana. Tutto sommato un andare fantastico in un alternarsi di vegetazione diversa che si diversificava dai vigneti alla boscaglia alle stradine con sporadiche ville campagnole. E poi salite e discese, alcune un pò tecniche, ma molto piacevoli con un venticello frizzante e un sole che ha fatto capolino solo verso la fine donando una lieve abbronzatura. Pertanto vie da rifare, in cui avventurarsi, sperimentare,....

martedì 27 marzo 2012

Percorso di Refrontolo: Mondaresca e Molinetto

Eccomi con la descrizione del secondo percorso di Refrontolo passando per i sentieri 018, 001 e 002. Parto sempre dalla piazza di Refrontolo e in pochissimo tempo, tramite pista ciclabile, arrivo ad imboccare il sentiero 018 che si trova immediatamente dietro ai "giochi di Refrontolo". Dopo un km circa di strada asfaltata si trova il sentiero in discesa, passo la frana e arrivo al bivio segnalato dell'altra volta ma oggi, invece di scendere verso il Molinetto della Croda prendo la strada in salita. Qui il percorso è segnalato su rocce e alberi con le classiche barre orizzontali rossa, bianco, rossa e si inerpica sulla collina attrezzata a terrazze per la coltivazione della vite. Subito diventa stretto, nel momento stesso in cui ci si inoltra in un boschetto e, sempre in salita, si corre lungo costa. Forse il punto più bello, con sottobosco a erica rosa e vari fiori primaverili e un panorama veramente mozzafiato su queste colline così aguzze che richiamano molto nella forma le guglie di un duomo. Si tratta senza dubbio di formazione morenica visto che manca la forma tondeggiante e sono tutte a canaloni e discese inacessibili. Uscita dal sentiero a strapiombo (e dai miei pensieri), ecco un altro bivio: Mondaresca e bivacco oppure le vecchie miniere. Il mio senso dell'orientamento mi dice che il secondo mi porterà al Molinetto ma quando mi accingo ad affrontarlo vengo accolta da un cartello che così recita: Attenzione! Sentiero pericoloso e con frane! Con un colpo d'occhio guardo la discesa su una costa con pendenza a destra e sinistra, pochi alberi per tenersi in caso scivoli e decido che ... è troppo da affrontare da sola, pur che sia munita di cellulare. Aggiro l'ostacolo e proseguo per il ristorante Mondaresca (già nel comune di Arfanta), ancora viti, qualche casa abbandonata e un sentiero sterrato ma molto largo con scoiattoli che ti seguono incuriositi saltando dai rami. Ed ecco un altro sentiero (1085 se non ricordo male) con una discesa cementata e asfaltata chilometrica che porta al comune di Arfanta di Tarzo. All'incrocio la prima a sinistra con lampante indicazione per il Molinetto della Croda! Bellissimo anche questo tratto con strada sterrata, in lievissima discesa e con costante presenza a sinistra di un rivoletto d'acqua che si fà via via più grosso e che presumo vada a formare la piccola cascata del vecchio mulino. Quando esco so già dove mi trovo. Passo il Molinetto e dopo poco giro a sinistra seguendo le indicazioni del sentiero per Vallotai e giochi di Refrontolo e ritrovo il percorso della scorsa settimana chiudendo in circa 14 km.

martedì 20 marzo 2012

Sentiero del Mulinetto della Croda

Lunedì mattina ero a casa dal lavoro e nonostante avessi degli impegni e nonostante avesse piovuto abbondantemente tutta la notte, in un clima di nebbiolina avvolgente mi sono avventurata in un sentiero mai percorso. La partenza decisa vicino alla piazza di Refrontolo (Tv) e imbocco quasi immediato del sentiero 018 che immette, dopo una breve stradina asfaltata, in un sentiero con annessa frana. Dopo circa 2 km, ci si trova difronte a una diramazione di 3 strade ed io ho scelto la prima con la continuazione dello stesso sentiero e l'indicazione era per il mulinetto della Croda e zona Vallotai. Si comincia una discesa rapida che poi diventa falso piano in un totale di soli 8 km circa tra andata e ritorno. Il tutto molto piacevole in un contesto di vigneti e bosco, con laterale rigagnolo d'acqua sempre presente nelle sue piccole anse, in mezzo a colline strane, non dolci e tondeggianti ma ripide e aguzze. In questo momento la natura dà il meglio con il profumo di humus, i tappetti lilla di crocus e il punteggiare giallo e bianco di primule, bucaneve e violette. La prossima volta provo il secondo percorso, che in teoria dovrebbe essere più lungo e portare quasi a Rolle e che mi dicono molto più paesaggistico.

sabato 17 marzo 2012

Il mio sabato di corsa

Stranamente il sabato mattina ho deciso per una corsa di prova di 18 km dopo un bel pezzo che non tentavo questa distanza. Con un pò di coraggio a due mani ( e due piedi! ), garmin al polso e abbigliamento primaverile (ma non troppo!) mi sono improntata sul percorso che passa per il centro di S. Lucia di Piave-Tv, dove abito, e che arriva fino alle grave del Piave per poi rientrare per lo stesso percorso. Sono strade che conosco ovviamente bene ma alcune, un pò troppo strette, sono più indicate la domenica quando circolano meno macchine. Infatti mi rendo sempre più conto che la stupidaggine delle persone, per quanto riguarda la velocità e le infrazioni, è sempre di moda! Basta avere sotto le mani un volante e i pedoni non esistono più! Il caldo oggi era veramente soffocante e inatteso (20° circa) e al rientro la maglietta era davvero troppo sudata e la bocca troppo riarsa ma ho rimediato con mezzo litro di succo d'arancia! A parte questo mi è piaciuto constatare che nonostante la fatica ce l'ho fatta a chiudere il giro forse fermandomi un pò troppe volte a ripigliar fiato ma visto il mio poco allenamento la cosa era anche prevedibile. Per lunedì, sempre che il tempo permetta, voglio affrontare un nuovo sentiero collinare vicino a Refrontolo (Tv) e quindi sarò un poco all'avventura! Buona domenica a tutti.

domenica 11 marzo 2012

Marcia dei Castelli- Susegana

Una delle gare classiche che mi è sempre piaciuto fare è quella della Marcia dei Castelli verso la prima domenica di marzo, che quest'anno è stata preceduta dalla maratona di Treviso. Tocca i colli circostanti ai paesi di Susegana, Collalto e Colfosco in percorsi per brevi tratti asfaltati ma quasi tutti in terreno sterrato in mezzo ai boschetti passando sotto i castelli di Collalto e S. Salvatore. Come è logico supporre, essendo del posto, conosco tutti i sentieri avendoli fatti molte volte durante i periodi primaverili ed estivi poichè sono all'ombra e ben ventilati e ... paesaggistici. Infatti in ogni periodo dell'anno in cui si affrontano le salite e le discese, la natura cambia di colore e forma, crea il fogliame o lo fà cadere aprendo la visuale nelle vallate circostanti. Si ha quindi la sensazione di non averli mai fatti! Dopo tanto tempo che non affronto una gara amatoriale, sono stata contenta di entrare nel clima e di ritrovare Guido Bologna, lo speaker Maurizio e il gruppo dei "coridoret". Unico rammarico non aver rivisto la Donatella che di solito è sempre presente! Tra le distanze di 6, 13, 21 km ho scelto quello medio visto che non ho ancora un allenamento adeguato. Nonostante senta ancora lo sperone calcaneare che nella parte esterna mi dà fastidio devo dire che le terapie a onde d'urto mi hanno dato un buon miglioramento e che i dolorini durante e post- allenamento riesco a tenerli sotto controllo con i magneti del dolore. Si tratta di magneti acquistati in erboristeria che non hanno controindicazioni (a parte per le donne incinte e portatori di by- pass) e che hanno la funzione di scaldare la parte dolorante. In questo modo anche le zone non coperte da tanti capillari sanguinei sono sollecitate e tendono ad eliminare le cellule morte e l'infiammazione. Devo dire che nel mio caso funziona e quando avverto un pò il problema li applico durante la notte e ciò mi permette di poter continuare a fare quello che mi piace!

domenica 19 febbraio 2012

Ormai è finito anche il Carnevale...

Oramai è quasi finito anche il Carnevale: martedì è l'ultimo giorno. Dopo diversi giorni passati tra freddo intenso, neve (qui in Veneto molto rara), folate di vento gelido, questa mattina sbirciando dai balconi aperti noto con piacere che la macchina non è congelata! Finalmente una giornata con temperature ok! e anche ieri pomeriggio il sole caldo aveva alzato il termometro ai 12°. Il mio tallone va sempre meglio (con mia grande sorpresa), l'abbigliamento scelto è a manica lunga ma più leggero e alle 8:30 sono già fuori. Il grigiore nuvoloso e l'umidità mi avvolgono da subito con un lieve venticello che sà quasi di primavera ... ma è ancora presto per dirlo. Ora non sò dire quale sia l'odore del vento primaverile visto che di fiori, a parte il calicanto, non si vede l'ombra ma la sensazione è di una carezza diversa. Scelgo sempre il terreno sterrato dei percorsi in Collalto perchè, per il momento, li trovo più consoni all'appoggio del mio piede piuttosto che sull'asfalto. Ho anche provato i plantari nelle scarpe che uso per correre, ho continuato gli esercizi di stretching che mi sono stati consigliati e anche l'uso del ghiaccio e noto con piacere che con il passare dei giorni, piccole porzioni di micro-dolore se ne stanno andando. Mi sono fatta 12 km divertendomi moltissimo, soffrendo anche un pò la mancanza di allenamento causa fiato corto ma alla fine niente muscolatura dolorante. Piccolo appunto: ho notato ancora la presenza di falchi che si confodono con le loro penne scure appollaiati sui rami alberati ancora spogli. Buona notte a tutti!

domenica 12 febbraio 2012

Il colore della neve...


Questa mattina l'immagine che si mostrava davanti, aperte le finestre, era la seguente! Tutto si stava lentamente imbiancando sotto una neve che si stava intensificando. Esco alle 9 passate per un 10 km tranquilli, primo passaggio sulle strade di Barbisano poi salita per lo sterrato di Via Fornaci di Collalto e poi discesa per vigneti e rientro in paese. Aperta la porta, un freddo mi prende la faccia e le mani, e i fiocchi che cado lenti ma incessanti, mi entrano nel naso e in bocca. Poi sento le scarpe che rumoreggiano sui primi centimetri bianchi incollati sull'asfalto e vado piano per paura di scivolare, sento le mani congelate e le guardo rosse ma so benissimo che mi basteranno pochi km per sentirle in temperatura. Poi avverto il battito in accelerazione e il mio respiro lo segue e ad ogni passo il ritmo si fà sempre più veloce. E continuo così, in mezzo alla neve soffice, salita e discesa, asfalto e sterrato dove ho l'emozione di vedere i miei passi i primi. La neve crea sui rami infiorescenze immacolate, copre i prati secchi e ti rende difficile riconoscere il ciglio della strada. Dà la strana sensazione di rendere tutto uguale, immacolato, incorrotto in un silenzio quasi lunare.

domenica 5 febbraio 2012

Una ovvia morsa del gelo


Da fine gennaio i telegiornali non fanno altro che parlare della "morsa del gelo" come se in questo periodo il freddo non si fosse mai fatto sentire! Ora è vero che i primi giorni di febbraio sono stati contraddistinti da venti siberiani e neve in tutta Italia, ma è anche vero che è una delle cose con cui facciamo i conti in inverno da sempre! Stamani qui da noi -6 e la domanda è la seguente:" perchè non andare contro-corrente e regalarmi una breve corsetta?". Detto e fatto: 9 del mattino, temperatura sotto zero, abbigliamento adeguato e ... fuori. Anche la scorsa domenica avevo fatto qualche km di prova, visto che il mio piede va un pò meglio, e oggi me ne sono goduti 8-9 alternandoli a brevi camminate, soprattutto sulle salite o le discese più sconnesse. La sensazione è buona ma non ottimale poichè la guarigione non è totale ma devo dire che le onde d'urto sono miracolose ... ormai non ci speravo più! Comunque aspetto ancora con l'aggiunta di qualche piccolo accorgimento ( tipo i plantari anche nelle scarpe con cui vado a correre) prima di lanciarmi ancora negli allenamenti settimanali. E con questa considerazione chiudo sperando nelle prossime settimane con la fine definitiva del problema e con la conseguente stesura di post più esaustivi... che mi piacciono di più!

domenica 22 gennaio 2012

Una domenica di gennaio

E' da un pò che non scrivo e devo dire che mi manca, ma sto passando dei giorni non bellissimi dove posso usare solo ciclette e concedermi qualche passeggiata in collina. Oggi è stata una di quelle camminate nei posti che mi piacciono tanto, da definire in due parole: rilassante e meditativa. Alle 7 e mezza il freddo era intenso, pungente sulla pelle del viso e giusto da arrossare le mani però l'ho affrontato bene col mio passo svelto tra salite e discese, in sentieri dove sono stata sempre da sola. L'unica pazza in questa domenica! Molto piacevole partecipare alla "quasi" alba con il sole ancora rosso e non caldo che occhieggiava tra gli alberi, i ruscelli a tratti ghiacciati e ... un silenzio totale. E così dopo qualche km, si dimenticano i piccoli pensieri e mi è venuta in mente la storia del professore di filosofia che entra in classe con un vaso di vetro, sabbia, palline da ping-pong e un bicchiere di vino. Inizia la lezione mettendo le palline nel vaso, poi la sabbia e infine il vino. Davanti poi agli astanti spiega che le palline rappresentano le cose importanti della vita (famiglia, passioni, passatempi), la sabbia quelle che ti permettono di vivere ( lavoro, casa): se si dà la preferenza alla sabbia non resterà più spazio per le cose importanti della vita. E il vino? Non bisogna mai dimenticarsi di bere un buon bicchiere con gli amici! Alle volte la quotidianità ci impedisce di goderci questi bei momenti ... vi lascio con questo pensiero sperando che anche voi abbiate passato una bella domenica!

domenica 15 gennaio 2012

Senza titolo

Post "senza titolo" volutamente breve visto che oggi non ho fatto assolutamente niente di nuovo. Le mie terapie a onde d'urto sono finite giovedì e adesso devo solo aspettare un mesetto circa per vedere l'effetto che riescono a raggiungere. Devo dire che nell'ultima seduta, il medico mi ha fatto letteralmente impazzire poichè ha aumentato la potenza al terzo livello e il dolore si è fatto sentire in maniera insopportabile. Spero soltanto che la sofferenza dei tre minuti di ogni seduta mi sia di giovamento e non si traduca ancora in delusione! Sottolineo che il problema si è affievolito e mi basterebbe rimanere come sono, continuando a fare quello che facevo prima.
Stamattina alle otto passate, mi sono concessa un'altra passeggiata in mezzo alla collina con un freddo pungente da sotto zero ed un sole stranamente caldo. Sono un paio di orette che mi divertono e mi confortano e che mi faranno affrontare in maniera più serena la prossima settimana di lavoro.

domenica 8 gennaio 2012

Primi giorni 2012

Eccomi sulla mia ciclette! Sono un pò impresentabile visto che sono stata colta di sorpresa da un Alberto ancora sonnacchioso ma prontissimo a fare i dispetti! Comunque questa è l'attività sportiva che posso attualmente permettermi poichè non ho ancora terminato le terapie ad onde d'urto. Dopo quasi 10 giorni dalla fine della seconda seduta mi sento migliorata: riesco a fare con più facilità le scale, al risveglio avverto meno dolore e portare le scarpe chiuse mi dà meno fastidio. Aspetto logicamente a caricare ma stamattina mi sono concessa una camminata nei posti che mi sono consueti. In un mattino soleggiato, un vento leggero e impertinente trovava tutti gli spiragli delle maglie per entrare. Lungo i sentieri le pozzanghere erano ancora ghiacciate e tra un pò le foglie formeranno un tutt'uno, di colore e consistenza, con la terra ma per adesso formano solo un mosaico di tonalità differenti. Ho guardato il colore limpido del cielo e sentito il respiro della natura tutt'attorno e concludo dicendo che ... non sono ancora pronta a riprendere IL LAVORO! Buona serata a tutti e buon lavoro a chi domani come me ritorna e a chi non ha avuto la fortuna di molti giorni di ferie.