BENVENUTI NEL BLOG DI MANUELA

domenica 26 giugno 2011

ANDAR PER MALGHE-da Posa Puner a Malga Mont

Sentendo un minor dolore al mio tendine del calcagno, mi sono concessa una camminata rilassante attorno alle malghe di Pianezze, monte a ridosso del comune di Miane (Tv). Parcheggiato nel piazzale del rifugio, i sentieri che dipartono sono veramente diversi: per Malga Federa, Malga del Pian, Malga Mont. Ho scelto quest'ultimo che mi sembrava più interessante per i tratti nel bosco. E mi sono trovata immersa in un tratto bellissimo dove il camminare ha i profumo intenso dei fiori, dove i colori acquistano tonalità intense, dove il vento è fresco e l'aria frizzante e sotto le guglie dei pini il tappeto di aghi è spesso. I km sono 8 (tra andata e ritorno) e i sentieri agevoli e molto tranquilli. E' valsa proprio la pena l'oretta trascorsa nel silenzio e nel pensiero.

domenica 12 giugno 2011

IL MONTELLO A TAPPE

Tra venerdì sera e domenica mattina si è svolta nel bosco del Montello (Tv) la nona edizione del Montello a tappe con percorsi vari di 11, 17 e 10 km. A questa manifestazione non avevo mai partecipato e mi attirava molto per i percorsi che si snodavano all'interno della boscaglia e in stradine di cui non conoscevo l'esistenza. Quindi avevo insistito con Alberto che desisteva per il fatto che avevamo già in programma la Cortina-Dobbiaco run, ma alla fine ci siamo iscritti forti del fatto che l'avremmo affrontata in maniera blanda. Arrivati a venerdì la mia caviglia era ancora un pò gonfia e mi faceva male ma la curiosità era tanta ... e la prima tappa l'ho conclusa in 1:09, la seconda l'ho saltata per lo zoppicare del piede sinistro e la terza ( o la faccio o cammino) l'ho chiusa in 1:06. Devo ammettere che valeva veramente la pena di soffrire ad ogni appoggio del piede sui vari tipi di terreno! Si andava dalla stradina asfaltata al sentiero nel bosco in mezzo a castagni e acacie e anche qualche ciliegio, con salite ripide e discese dello stesso tono e il terreno era alquanto scivoloso per il fango. Infatti il tempaccio di questi giorni, con temporali e scrosci vari, ci ha dato tregua solo per le ore di corsa ma inevitabilmente ha creato disagi nei percorsi. Nota curiosa. Gli ultimi 2 km siamo stati affiancati da un bellissimo pastore tedesco che passo passo e annusando terra ci ha accompagnati fin all'arrivo dove ha recuperato il suo padrone! Un saluto alla Angela, un grazie e un complimenti all'organizzazione: questo week-end ho conosciuto posti incantevoli e adesso ... vado a votare per il referendum!

lunedì 6 giugno 2011

LA MIA CORTINA-DOBBIACO RUN








12 settimane di preparazione di corsa in collina per i miei primi 30 km e sono volati in un battito di ciglia! Ho avuto quasi l'impressione di non averle mai fatte e la terribile sensazione di non essere ancora pronta! Ma una cosa mi sono detta:" L'imperativo categorico è arrivare! A due gambe o a quattro ... ma tagliare il traguardo!". Io e Alberto siamo partiti sabato mattina per Dobbiaco, per passare la nottata tranquilli, essere ben riposati per la domenica di gara e prendere la corriera per Cortina alle 6.45 presentabili. La posizione del nostro solito B&B era allettante, perso com'è in Valle S. Silvestro ... ma sabato notte la sorpresa! A mezzanotte in punto, come nei peggiori film dell'orrore, ecco il sopraggiungere di un rumore di trattore con ubriachi e fisarmonica al seguito. Canzoni in perfetto stile altoatesino con tanto di urletti finali si sono prolungate per un'oretta ma quanto basta per creare un nervosismo non proprio rilassante! Poi gli scrosci di una pioggia violenta e alla fine la sveglia! Penso di essermi alzata con gli occhi ancor chiusi e con in mente l'ultimo sogno o le ultime note stonate della sera precedente: non è proprio un inizio idilliaco! Colazione abbondante ... ma a quanto ben di Dio ho dovuto rinunciare (spek, formaggio, nutella,...) e un grazie alla Germana che si è alzata così presto e farci trovare tutto pronto. Alle corriere a Dobbiaco abbiamo reincontrato i compagni di mangiata della sera precedente con cui poi abbiamo condiviso tutti i momenti fino alla partenza ( Mario Ricci, Giovanni e Donatella) mentre erano in molti quelli poi ritrovati a Cortina ( Gigi, Fabrizio, John,..). Eravamo proprio in tanti, quasi 4.000, tutti in attesa dello start assiepati in Corso Italia. Tutti accomunati da un medesimo interesse ma nello stesso tempo tutti diversi: chi in canotta e pantaloni corti, chi in abbigliamento invernale, chi nervoso, chi pensieroso, chi saltellante, chi desideroso degli ultimi consigli, chi silenzioso e chi sorridente. E tutti con gli occhi rivolti verso il cielo timorosi del temporale che aveva fatto da padrone fino a pochi minuti prima. Ma quando si parte si dimentica tutto perchè per ognuno di noi, dal primo all'ultimo, inizia un'avventura di 30 km bella ma incerta fatta di fatica e sudore ma emozionante. Il percorso per me era conosciuto da tante le volte che l'ho fatto in mountain-bike: il sentiero sterrato, le salite, le gallerie, il lago di Landro, Cimabanche, la pietraia e la discesa fino a Dobbiaco. Non ho avuto eccessiva difficoltà nei 15 km di salite che non sono di pendenza esagerata ma non ti mollano mai. Unico problema è l'infiammazione al calcagno che si stava acuendo man mano che aumentava il chilometraggio e che mi ha fatto ben penare la parte finale del percorso. La nota più negativa sono stati i ristori dove la gente si accalcava in poco spazio dove non c'era quasi mai qualcosa di pronto! Il paesaggio era eternamente incorniciato dalle rosee Dolomiti in un ambiente dove il respiro degli alberi e la trasparenza dei ruscelli sono i padroni, i fiori hanno i colori accesi delle genziane ed è il verde la tonalità dominante. A parte lo scalpiccio sul sentiero ancora umido, i respiri affannosi tutt'intorno, qualche battuta veloce o parola di conforto, i campanacci delle mucche in lontananza, tutto era ovattato da un silenzio di attesa passo dopo passo e km dopo km. E finalmente il lago di Dobbiaco con il centro sportivo, le prime case e le strade assiepate di gente, gli applausi di tutti per tutti, le facce note, qualche foto, il mio sorriso, la mia medaglia conquistatissima e l'abbraccio di Alberto. Emozionante e così già tutto finito in un battito di ciglia: ecco i miei primi 30 km in 3 ore e 8 minuti.