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domenica 9 novembre 2014

Sotto la pioggia

Forse mi ripeto, cioè sono costretta a ripetermi visto che il fattore dominante di questi giorni è la pioggia: serale o diurna, incessante, prepotente o distruttiva o lenta con brevi momenti di respiro ma sempre umida. E anche stamattina era già presente alle sette in un clima non necessariamente freddo tanto che sono uscita in maniche corte per il mio lungo da 30 km. Il percorso previsto era pianeggiante seguendo le colline che contornano paesini trevigiani come Solighetto, Soligo, Farra di Soligo e Sernaglia della Battaglia per poi finire a Falzè di Piave e rientro a casa. Le strade sono asfaltate e per brevi tratti in piste ciclabili ma sempre parallele o distaccate dalla strada principale in mezzo a campi o prati animati dai tradizionali cacciatori o sfruttando marciapiedi che stamani risultano ovviamente deserti.
Un viaggio che dura quasi 3 ore, protetta da un cappellino ma completamente bagnata fin nei calzini, sempre da sola in un silenzio di case addormentate con la compagnia dei miei pensieri, qualche sparo di cacciatori e le campane che chiamano a messa ... così sono a casa e sotto una calda doccia e con un'ottima centrifuga ananas e agrumi ritrovo le forze.

lunedì 3 novembre 2014

Giro collinare

Ieri mattina non avevo niente in programma: non c'erano corse e volevo restare in zona con un chilometraggio ancora da chiarirmi e il percorso pure. Decido che forse è meglio intraprendere qualcosa che so divertirmi, senza toccare troppo il centro cittadino e dedicarmi di più alle stradine collinari. Inizio partendo da casa con un freddo sole di novembre, qualche brivido alle 8.00 di mattina nonostante l'abbigliamento pesante, e mi indirizzo verso Refrontolo (Tv) tramite vie laterali e raggiungendo dopo circa 7 km la chiesa, vera terrazza panoramica sulla valle del Soligo. Salgo ancora, subito dopo il parco giochi, fra i sentieri immersi nei vigneti e boschi per poi ridiscendere velocemente verso il Molinetto della Croda, luogo tristemente famoso per la recente esondazione del Lierza quest'estate. E i segni sono ancora tutti evidenti: alberi tagliati, muretti da rifare, fondo del torrente pulito ... passando ci si rende immediatamente conto che qualcosa di grave è successo. Prendo sulla sinistra Via Col Stoc che mi porta dall'altra parte della collina nella pista ciclabile di Solighetto e rientro a Pieve ma a Barbisano preferisco una piccola puntatina sul Collalto, giro per Via Lierza con una salita e discesa in sterrato per chiudere con 25 km tondi tondi. Bel giro che non mi ha stancato psicologicamente e grazie al Camelbag riesco anche a sopportare l'aumento della temperatura e anche le gambe sembrano a posto una settimana dopo la Venicemarathon.

martedì 28 ottobre 2014

La mia maratona di Venezia

La mia maratona di Venezia é stata un bellissimo allenamento di 30km e poi camminando per 10 arrivare al traguardo corricchiando gli ultimi due. Il tutto in un tempo di 5 ore e 3 minuti. Tutto comincia una mattina fresca di cambio orario, ancora al buio si parte alla volta di Stra per una partenza difronte alla bellissima Villa Pisani. Dopo una sbrigativa consegna delle sacche, raggiungiamo ognuno la propria gabbia in attesa dello sparo, tutti imbaccuccati in improbabili sacchi dell'immondizia o tute da imbianchino, accalappiando i caldi raggi del sole.
La partenza di 6.000 persone non è certo facile ed è per me, incastrata verso le ultime file, uno scatto continuo a fisarmonica. La prima parte si è snodata tutta, senza interruzione, lungo le affascinanti sponde del Brenta disseminate di ville venete e di bei borghi tutti addobbati a festa per l'occasione e stracolmi di gente: un lungo serpentone di applausi e concertini improvvisati di band locali. Questo fino a Mestre dove in piazza (26° km) si ha la sensazione di essere arrivati alla fine della maratona tanta è calorosa l'accoglienza, ma poi via verso il parco S. Giuliano che, con un ampio giro, ci indirizza verso Venezia sul ponte della Libertà. Ma qui, nel parco, raggiungo i miei 30 km e rallento in cammino veloce addizzionando km dopo km, nella parte forse più brutta del percorso, lasciandomi alle spalle l'industria di Porto Marghera e guardando dritto in faccia Venezia. Adesso è tutto un lampo con il mare a destra e i bei palazzi veneziani a sinistra che fanno da contorno al ponte di barche, al Canal Grande, piazza S. Marco, Palazzo Ducale e il ponte dei Sospiri  fino al traguardo in un continuo incitamento e applauso.

domenica 12 ottobre 2014

1° Half Marathon a Treviso

Nata, almeno per me, quasi per caso questa iscrizione, visto che nel giorno dell'8 marzo per le donne era gratuita. Infatti il gran quantitativo di partecipazione femminile era senz'altro dovuto a questo.
Dopo una nottata di pioggia, la mattinata si apre nuovamente con caldo insolito per il periodo autunnale e con tantissima umidità tanto che nella zona di partenza, in attesa delle 9.30, siamo assediati da nuvole di moscolini e zanzare. Ma questo è per me preoccupante anche per il proseguo della corsa poichè il caldo è da sempre il mio peggior nemico che mi accorcia il fiato e mi fiacca le gambe.
Il percorso che hanno individuato era abbastanza carino, senza tanti attraversamenti critici, passando per Carbonera e Silea, parco di S. Artemio per poi rientrare costeggiando il Sile sulla Restera e passando le vie cittadine e piazza dei Signori. Treviso, pur essendo piccolina, ha sempre un fascino irresistibile, con i suoi monumenti, le sue piazzette, il corso del fiume animato a cigni e le mura storiche percorribili in tranquille passeggiate.
Termino perdendo come da programma negli ultimi km per il gran caldo in 2 ore e 9 minuti, con l'unico rammarico di non aver mai incrociato mio figlio Loris ... mi mancava proprio la foto storica di mamma e figlio che partecipano alla stessa competizione!

domenica 21 settembre 2014

Marcia di Villa Morosini Cappello a Cartigliano (Vi)

Per questa domenica un bel lungo non poteva mancare perciò, nonostante la distanza, abbiamo deciso di avventurarci a Cartigliano dove, tra i vari tracciati, c'era anche un 27 km. Svegliata presto che fuori era ancora buio e con ancora nel cervello il sogno di cui non ho ora ricordi, non fatico molto a capire che urge un caffè! Colazione, vestita e caricata la macchina ... è affare di qualche secondo e siamo già in viaggio affrontando una giornata bigia e carica di foschia.
Nel parcheggio di Villa Morosini ci sono già molte macchine come molti sono quelli già partiti, visto che questa gara prevede partenza libera, e mentre noto poche persone che corrono, troppi sono i "camminatori". Che la corsa è strana si vede subito dal primo km quando imbocchiamo la Via delle merde, vicolo piccolo e stretto che deve il suo nome a qualcosa che ben si intuisce! Che la corsa è tranquilla si nota invece dal cicaleccio dei moltissimi che camminano con tanto di cani e passeggini al seguito, e questo è senza dubbio un buon segno perchè vuol dire che la cultura alla salute è qui abbastanza attecchita. Che la corsa è stata piacevole si nota invece, per chi l'ha fatta, dal percorso. Molto bello tra argine del Brenta, campi ad asparagi e granoturco e molti olivi (assenza quasi totale di viti), brevi zone boschive in parchi naturalistici e tante ville e vecchi mulini ad acqua, il tutto rigorosamente segnalato da cartelli descrittivi. I troppi tratti nei campi, appesantiti dal fango, e i sassi delle grave del Brenta a cui non sono abituata mi hanno però creato stanchezza alle gambe. Il sole, uscito prepotente e il continuo zig-zag tra le persone non hanno fatto, per me, di  questa competizione, una gara veloce e quindi non molto adatta in vista di una preparazione, ma è valsa la pena farla per le bellezze del posto.

domenica 14 settembre 2014

8° Maratonina della Speranza - S. Fior (Tv)

In una mattina di metà settembre con i suoi 12 gradi, San Fior si appresta alla corsa amatoriale che comprende tra gli altri percorsi la Maratonina della Speranza giunta all'ottava edizione. Molta gente ben prima della partenza si aggira, parcheggia e si prepara mentre io parto prima, verso le otto, avendo deciso per un percorso più lungo. Il mio obiettivo è una distanza sui 25 km in vista della maratone che mi sono prefissata per questo autunno.
Quando poi mi ritrovo a seguire le frecce celesti del percorso dei 21 km, a grandi linee ricalco la precedente corsa di Colle Umberto nella prima parte e nell'ultima sopprattutto. Un lieve collinare punteggiato di ville, parchi, case contadine e una moltitudine di vigneti e campi a granoturco. Qualche sterrato e strade poco frequentate fanno una corsa molto piacevole e tranquilla, inserita in un bel paesaggio ai piedi delle Prealpi Trevigiane dove spesso ci si stupisce di trovare certi luoghi a due passi dalla statale. E chiudo questa preparazione passando il traguardo e sorridendo all'obiettivo fotografico di Alberto che mi ferma in quest'immagine di sudata stanchezza!

domenica 24 agosto 2014

Allenamento collinare

Oggi come ogni anno era in programma la corsa del Molinetto della Croda a Refrontolo (Tv) ma i recenti tragici avvenimenti hanno fatto in modo che la tradizionale iniziativa venisse sospesa. Per i feriti, per chi non ce l'ha fatta, per i parenti e per la tragica ferita lasciata in uno degli scorci più carini della nostra zona è difficile oggi non ritornare con il pensiero a quella fatidica serata. Nubifragio o bomba d'acqua, vigneti e frane, distruzione di un territorio troppo fragile, ognuno si è fatto le sue idee giuste e sbagliate che siano ... ma non credo che le cose prossimamente cambieranno. Sono un pò pessimista ... o forse troppo realista!
Io mi sono scelta, per il mio allenamento mattutino, una ventina di km sul collinare tra Collalto e Susegana, dove il brutto tempo ha lasciato il posto ad un tiepido sole. Dove il fango rallenta i passi, i cacciatori preparano già i loro cani per la futura caccia e i vigneti si apprestano alla prossima vendemmia e mentre persiste il profumo del caprifoglio dietro una siepe, i fichi troppo maturi sono consumati  dal continuo andirivieni di api e calabroni. Alberi carichi di pere e mele dai colori variegati mentre l'odore di un cipresso sempreverde è reso forte dall'ultima pioggia notturna... ormai l'estate è finita, un pò malamente con freddo e pioggia. E a noi non resta che ... correre!

lunedì 18 agosto 2014

Giro del Lago di S. Croce

Domenica 17, dopo giornate di piogge e temporali, dove ho ricavato solo qualche sprazzo di tempo per gli allenamenti, io e Alberto ci siamo concessi una gara amatoriale. Il giro del Lago di S. Croce nasce come corsa ciclistica aperta a tutti e allargata negli ultimi tempi anche ai podisti, ieri accorsi in massa, e da notare che il ricavato viene devoluto alla Via di Natale.  Scoraggiati da una temperatura molto bassa (circa 12 gradi) che continuava a persistere anche dopo le 8.30, abbiamo fatto iscrizione e piccolo riscaldamento incrociando alcuni soliti partecipanti: Maurizio Forner, Giorgio, ...
Partenza alle 9.30 dal piccolo centro di Puos d'Alpago e il percorso si è snodato tutto su asfalto per 18 km circa correndo attorno al lago e notando scorci di paesaggio altrimenti soppravvalutati da un normale viaggio in macchina. Primo ristoro verso l'ottavo km e poi discesa per completare l'altra sponda del lago e rientrare in Puos d'Alpago, con una marea di bici alle spalle, che partiti mezz'ora dopo, ci avevano raggiunto al traguardo. Siamo stati fortunati ad avere una, seppur breve, giornata di sole in quest'estate davvero pazza contrassegnata da temporali, nubifragi, grandine e temperature insolitamente basse.E intanto i giorni di ferie inesorabilmente passano ....

domenica 10 agosto 2014

Melerissima 2014

Anche Melerissima, corsa in montagna non competitiva di 12 e 5 km, è arrivata alla sua 36° edizione. Mai fatta, nè io nè Alberto ma dopo la Camignada un percorso domenicale da 12 km in mezzo al bosco ci attirava molto. Organizzata in concomitanza con la festa di Melere, piccolo borgo in provincia di Belluno, non disdegna altre attività durante la giornata come il nordic-walking, torneo di volley e camminate nei prati e boschi, oltre ad un fornitissimo stand gastronomico. La partenza era prevista per le 9.30 e dopo un sali scendi di qualche km abbiamo iniziato la salita nel bosco tra pascoli, malghe e vari agriturismi a destra e sinistra in un tratto sterrato e parzialmente cementato. Il punto più alto era sicuramente al Pian de le Femene, dove si iniziava la discesa in un tratto ugualmente sterrato per poi uscire in una stradina asfaltata e finire l'arrivo in un breve sentiero saltando radici e sassi.
Concluso in un'ora e 15 minuti circa si è dimostrato un percorso molto piacevole e corribile, facilmente sostenibile da chiunque, in un bosco fresco e profumato da erbe di montagna. Non capisco e mai capirò ai ristori chi getta fuori dagli appositi cestini il proprio bicchiere di plastica. Chi ama correre dovrebbe rispettare la natura ma alle volte ignoranza fà rima con inciviltà! Un saluto doveroso a Giovanni e Donatella che da un bel pezzo non vedevo, e che spero presto di ritrovare, a Ferdinando, Patrizia, John.

lunedì 4 agosto 2014

42° Camignada poi siè refuge

Siamo rientrati dal piccolo week-end ad Auronzo iniziato nei nostri primi giorni di ferie per poter fare la Camignada, classica gara di montagna che si svolge come al solito la prima domenica di agosto. Quest'anno la pioggia incessante non faceva presagire una corsa soleggiata, con vento, freddo e neve nei tratti di posterno che facevano da padrone. Infatti la mattinata era nuvolosa ma man mano che la corriera saliva al lago di Misurina il classico rosa delle Dolomiti brillava colpito dal primo sole e appena arrivati, pur infreddoliti, penso che non pochi abbiamo tirato un sospiro di sollievo!
Partenza categorica per le 8.00 e il lungo serpentone di 1.400 partecipanti imbocca il sentiero per il primo dei 6 rifugi: Auronzo. Dopo questo altri 5 aspettano (Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci) aggirando le tre Cime di Lavaredo e proseguendo in sentieri più o meno tecnici tra salita e discesa in paesaggi di una bellezza fantastica. Chi afferma che le Dolomiti sono le montagne più belle penso che si sbagli veramente di poco! Guglie rosate dove osano solo i rapaci, ghiaioni lunari puntellati di grossi ranuncoli gialli, laghetti improvvisati dallo scioglimento della neve di un blu intenso e ancora nei pascoli genziane e genzianelle e odori di erbe montane. Ostacoli come al solito se ne son trovati tanti. Le salite erano sempre impegnative e la lunga discesa verso la val Giralba è molto tecnica e da prendere con precauzione soprattutto per me che ho una notevole paura nello scivolare, ma quest'anno abbiamo trovato anche vacche al pascolo nei sentieri che non muovevano un muscolo per spostarsi e la neve. Ho avuto un pò di panico nel salire il sentiero innevato improntando i piedi nei solchi di chi mi aveva preceduto, sotto un ghiaione e vedendo nel basso una lunga discesa, pur sempre innevata, e terminante con un bel lago turchese. Comunque tutto è andato per il meglio e mi son sorpresa di aver ancora forza nelle gambe per concludere la pista ciclabile di 5 km fino all'arrivo sotto un sole implacabile, chiudendo in 5 ore 55 minuti e 55 secondi!

domenica 29 giugno 2014

10 Miglia Internazionale Aviano

Forse scrivo poco ma corro i miei allenamenti collinari o montani da borgo Sonego al Cansiglio o qualche camminata in compagnia di Alberto.
Oggi volevo fare questo percorso, già provato ma solo in discesa, che è per me molto ostico in quanto sono quasi 17 km di tutta salita. Da Aviano si sale, tramite sentiero e uscendo raramente sull'asfalto, fino al Piancavallo. In partenza abbiamo transitato nel paese di Aviano per imboccare quasi da subito uno sterrato fattibile e senza particolari difficoltà ma i problemi veri sono arrivati dopo il 6°-7° km circa, con sentieri scivolosi. La pioggia di ieri sera infatti ha reso ancora più fangoso il transito e forse i bastoncini da nordic-walking non mi avrebbero dato davvero fastidio!
La salita con la pendenza maggiore l'ho trovata però verso la fine dove tutti in fila indiana procedevamo camminando in mezzo a pascoli con assenza totale di alberi mentre le nuvole e il vento stavano cambiando repentinamente temperatura e la nebbia che correva attorno ci impediva la visuale del panorama. Dopo un breve falso piano nel bosco ecco l'arrivo vicino agli impianti sportivi che per me segna le 2 ore e 40 minuti. Nota dolente per me che non arrivo nel gruppone dei primi: ristori con poca acqua e addirittura uno senza nulla da bere e corriere insufficienti per il rientro.

lunedì 2 giugno 2014

Ndar e tornar dal Doc

Mini post per descrivere una bella giornata! Corsa montana molto carina e ottimamente organizzata nella borgata di Milies con salita costante nel monte Doc per circa 6,5 km e altrettanta discesa per rietrare nel centro di Milies. La salita si snoda in uno sterrato che corre in mezzo al bosco con attorno malghe, allevamento di cavalli e qualche asino con uno sbalzo di temperatura che si avverte notevolmente man mano che ci si avvicina alla cima. Al secondo ristoro si esce dal bosco e la visuale si apre chiara, correndo nei pascoli infiorati dai narcisi di montagna. Così, grazie anche alla spendida giornata di sole, si butta l'occhio a destra su Feltre e a sinistra nella valle del Piave che sembrano così piccoli da lassù. Si ha come una dimensione differente a vedere il mondo dall'alto e ci si illude di essere un pò speciali! Ma forse un pò speciali lo siamo davvero ....

Eccomi in discesa, attenta alle pietre, a non scivolare, ai traumi alle caviglie per arrivare in 1:46 al traguardo dove tra poco c'è un'ottima pasta che mi aspetta!

domenica 1 giugno 2014

Da borgo Sonego al Cansiglio

Oggi, dopo il nuovo percorso imparato ieri da Refrontolo al Duomo di Vittorio Veneto, mi attirava molto salire a Borgo Sonego per addentrarmi nel bosco fino al Cansiglio. Esistono diversi percorsi che partono da Fregona ma io e Alberto, trovato un parcheggio nella caratteristica borgata sopra Vittorio Veneto abbiamo cercato il sentiero Terra Nera. Il perchè del nome è presto detto: è sufficiente buttare l'occhio a terra e guardare il colore del terreno tra il bianco dei sassi e il verde del bosco! Devo dire che i primi km di salita, con una pendenza davvero considerevole, sono stati duretti e molto sudati, nonostante che man mano che si saliva si avvertiva l'aria fredda del Pizzoc. Ovunque silenzio e rumori di bosco e il nostro respiro affannoso fino alla piana di Lama Caldoten fatta di pascoli aperti e profumo di erbe di montagna. Da qui abbiamo proseguito per il sentiero 1036a e H2 in mezzo all'affascinante bosco del Cansiglio scendendo fino alla Crosetta. E' difficile non amare questi posti da subito con il fresco avvolgente del bosco, il fiato degli alberi e il colore intenso di faggi poderosi. Per questo non capisco i cartelli con consigli per non abbandonare immondizie!
Siamo rientrati alla macchina dopo un breve ristoro e molto velocemente con una salita diventata divertente discesa e con un doveroso passaggio al capitello di S. Antonio, curioso punto bianco che si nota anche guardando attentamente da Vittorio.

lunedì 10 marzo 2014

Marcia dei Castelli

                                                  Anche quest'anno l'appuntamento con la marcia dei castelli è d'obbligo, vuoi perchè il percorso è bellissimo vuoi perchè gioco in casa! La partenza è a pochi km da dove abito e il tracciato è in grandi linee quello che affronto di solito nel week-end. E' anche una delle mie prime corse non competitive che mi ha fatto appassionare a questo sport- passatempo e che mi ha fà continuare nonostante tutti i problemi avuti nel corso di questi ultimi anni.
Si inizia in una mattinata freddina che presagisce però, viste le giornate precedenti, allo scoppio di 18°. Come negli anni passati il percorso è lo stesso con la promessa del transito finale all'interno delle mura del castello di S. Salvatore prima della discesa che porta al ristoro finale e all'arrivo. Purtroppo all'ultimo arriva il contrordine per imprecisati motivi, forse per la moltitudine di partecipanti (circa 6.000), una mole che fà davvero paura ma che è stata ottimamente assorbita dalla fantastica organizzazione. Io personalmente mi sono divertita tantissimo tra salita e discesa in sentieri e sterrati con l'assenza quasi totale di strada asfaltata, toccando i comuni di Susegana, Collalto e Colfosco nei luoghi di cui conosco anche le pietre e gli alberi caduti, la crescita delle primule e delle viole e l'intensità dei corsi d'acqua, salterini e chiaccherecci dopo l'acquazzone. Ed ecco la sorpresa finale: piccolo filmatino del mio arrivo, con la regia, la produzione e il montaggio (e chi più ne ha più ne metta!!) di Alberto.

martedì 11 febbraio 2014

Le luci della città

Come da qualche tempo ormai, aspettando il cambio di orario, la sera dopo lavoro, si va a correre al buio. Mi sono stancata di seguire i percorsi stradali, che ho sempre trovato stressanti per via delle macchine indifferenti e maleducate a volte pericolose. E mi coinvolge di più il caratteristico sentiero di collina anche al buio. Mi ritrovo sempre da sola, anche sotto la pioggia, nota imperitura di questo fine inverno, con la mia lampada frontale che rischiara le pozze e le buche. Ed ecco gli occhi fosforescenti di un gatto acquattati nell'erba di un vigneto, solitari e guardinghi, mi guardano e mi seguono. Sono stupiti del fatto che lo vedo lo stesso e scappano con balzi felini, impegnandosi in una caccia solitaria.
Quando si arriva nel punto più alto, si apre a destra la valle di Pieve di Soligo e a sinistra la zona coneglianese, illuminate di luci bianche o gialle di case e macchine che si muovono, qualche insegna celeste o rossa. Sembra un cielo notturno puntinato di stelle. E' proprio vero che in qualsiasi modo si guardi questo posto è sempre bello, nel buio come alla pioggia o sole, d'estate come d'inverno, ...

domenica 5 gennaio 2014

Piove!

Questi ultimi giorni di festa sono stati caratterizzati dalla pioggia e si presume neve in montagna, tanto che la battuta di tutti è stata : "ma chi lo accende il Panevin 'sta sera?!!?".
Scegliere di correre questa mattina è stato un pò folle e quando verso le 9 mi sono avventurata fuori dalla porta di casa, il dubbio mi ha attraversato la mente (ma sono poi tutta normale?) ma come dice Alberto sono temprata per tutte le condizioni meteo.
Pioveva veramente tanto, dato che dopo poco il cappellino colava goccioloni e il vestiario era intriso, bagnandomi pelle e capelli. Non c'era un'anima in giro, rare fughe di uccelli dagli alberi e neanche le case davano segni di vita: poche luci accese al profumo del caffè e rari camini fumanti. Conferma ulteriore che sono un pò fuori di testa!
Ma in fondo, si corre per un generale benessere psico-fisico, che nella solitudine delle tue forze, ti entra nel cervello e ti fà apprezzare l'acqua che ti bagna o il freddo che ti fà accapponare la pelle come il sole, d'estate, che ti fà sudare o come la neve che scricchiola sotto i passi e che si scioglie addosso al calore del tuo corpo. Piace ritornare in condizioni differenti in posti dove si passa spesso come rientare in una casa calda dopo 17 km sotto la pioggia battente perchè in tutto questo c'è qualcosa di familiare.