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martedì 29 novembre 2011

Firenze marathon


La mia prima maratona, così attesa e con così poco allenamento con cui affrontarla! E' doveroso un piccolo riassunto delle puntate precedenti: in prossimità della Cortina- dobbiaco il mio tallone sinistro si è infiammato e dopo varie visite, ghiaccio, anti-infiammatori e laserterapie una cosa avevo capito e cioè che la spina calcaneare che si è formata continuava a dare fastidio! Ultima speranza le prossime terapie (onde d'urto) che mi hanno detto possono limare lo sperone. Negli ultimi mesi, nel mio cervello è stato un altanelarsi ossessivo tra il non-partecipare, "speriamo passi presto", partecipare con ritiro. Devo dire che fino all'ultimo ero molto indecisa perchè preoccupata di una nuova infiammazione, ma studiando il percorso, che si snodava tutto all'interno della città toscana, ho avuto modo di vedere che in qualsiasi momento non ero troppo distante dalla zona di arrivo per un eventuale ritiro. La mia scelta al momento dell'iscrizione per questa maratona era invece stata dettata dalla bellezza di Firenze, con i suoi musei, le sue chiese dalle facciate marmoree e policrome, le sue Madonne dal volto ieratico su sfondi dorati, gli affreschi giotteschi, la cupola del Brunelleschi e il campanile di Giotto. E ancora gli splendidi palazzi rinascimentali, il Perseo e il David, il Botticcelli, il Ghirlandaio, Raffaello, Michelangelo... E ancora l'ottima cucina, l'olio e il vino, la caratteristica parlata aspirata, e i vicoli dai nomi strani come il "vicolo dell'onestà" troppo stretto per passarci comodamente! Tornando però agli aspetti più tecnici della gara, devo dire che ho faticato non poco per mantenere una calma fino al momento della partenza. Infatti ero non poco nervosa perchè non sapevo come la cosa sarebbe andata a finire. I partecipanti erano tantissimi, quasi 10.000, e la giornata si era presentata da subito freschina ma sotto il sole apprezzabilissima! La prima mezza maratona l'ho affrontata come una qualsiasi gara di paese con un ritmo non molto sostenuto e con il pensiero sempre vigile al comportamento del calcagno! Dopo ho cercato di razionalizzare il percorso, ben sapendo che se correvo fino al 30° km forse non ce l'avrei mai fatta. Quindi pochi km di corsa e 200-300 metri di cammino, indugiando tranquillamente ai ristori. Così facendo la somma dei km si è fatta da sola, dopo l'ippodromo e il parco delle Cascine, il lungarno, Campo Marte, le vie del centro con una miriade di persone che faceva il tifo anche dalle finestre, Porta Romana, Ponte Vecchio, Piazza S. Giovanni e la chiesa di S. Croce con l'arrivo. Ero stata sempre titubante nell'iscrivermi ad una maratona per paura di non finire e la mia prima è stata conclusa con mancanza assoluta di allenamento e con un piede in handicap! Tempo finale: 5 ore e 4 minuti, ma sono felicissima della mia medaglia di latta e la prossima volta sarà sicuramente meglio!